//Giustizia, Sisto: Su carcere ostativo no scontro tra Antigone e Creonte

Giustizia, Sisto: Su carcere ostativo no scontro tra Antigone e Creonte

Giustizia, Sisto: Su carcere ostativo no scontro tra Antigone e Creonte

Giustizia, Sisto: Su carcere ostativo no scontro tra Antigone e Creonte Roma, 22 mar. (LaPresse) – “E’ necessario ripartire dalla concezione costituzionale della pena e, quindi, del carcere come luogo di rieducazione: in questo senso, il monitoraggio della qualità del trattamento dei detenuti è uno dei presupposti fondamentali per garantire il rispetto dell’articolo 27 della Costituzione. Le pene puramente afflittive sono del tutto ingiustificate, oltre che per ragioni costituzionali, anche sulla scorta di valutazioni giuridiche ed etiche: la pena deve essere motore di rigenerazione sociale, anche e soprattutto ai fini della prevenzione di ulteriori reati”. Così il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto intervenendo al webinar ‘Ergastolo ostativo: Perucatti precursore dei suoi tempi o scollegato dalla realtà?’ organizzato dall’Università degli Studi di Roma Tre e dalla Comin and Partners. “Il dibattito sull’ergastolo ostativo – ha proseguito – non deve perciò diventare uno scontro tra Antigone (etica) e Creonte (giustizia). Il punto di riferimento, ad oggi, è l’ordinanza della I Sezione penale del giugno 2020 che richiama a sua volta la pronuncia della Corte costituzionale numero 253 del 2019 in tema di permessi premio, con la quale è stata sancita, inviando gli atti alla Consulta, l’irragionevolezza nel ritenere la scelta del condannato per mafia di collaborare con gli inquirenti quale lasciapassare necessario per ottenere la liberazione condizionale. Attendiamo, per avere chiarezza, la sentenza della Corte sul tema, per potere poi cadenzare i successivi step del percorso legislativo necessario “, ha concluso.

2021-04-06T16:58:15+02:0022 Marzo 2021|