Assolto avvocato accusato di usura ai danni di un cliente
Fu condannato a 2 anni e 8 mesi.In appello,il fatto non sussiste
(ANSA) – BARI, 20 DIC – La Corte di Appello di Bari ha
assolto “perche’ il fatto non sussiste” l’avvocato barese Fabio
Casalini, imputato per usura ai danni di un imprenditore. In
primo grado, al termine di un processo celebrato con il rito
abbreviato nel marzo 2017, Casalini era stato condannato alla
pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione.
Stando all’ipotesi accusatoria, Casalini, coinvolto in
passato in un altro procedimento per truffa alle assicurazioni
(poi riabilitato) e attualmente indagato in una inchiesta su
presunte frodi fiscali, avrebbe prestato in otto anni, dal 2003
al 2011, 1,2 milioni di euro ad un ristoratore barese, suo
cliente, facendosi consegnare 1,8 milioni di euro, 600mila dei
quali di interessi con tassi calcolati fino al 257%. Nell’aprile
del 2014 Casalini fu destinatario di un sequestro preventivo per
equivalente di 600mila euro, oggi revocato.
La notizia della condanna fu data all’epoca da monsignor
Alberto d’Urso, presidente della Fondazione Antiusura alla quale
la presunta vittima si era rivolta, e che si era poi costituita
parte civile nel processo.
“La decisione della Corte di Appello – dichiarano i difensori
dell’imputato, gli avvocati Francesco Paolo Sisto e Nicola
Quaranta – non solo restituisce a Fabio Casalini ‘l’innocenza
rubata’, ma soprattutto consente di evitare la presunzione di
affidabilita’ di tutti coloro che si rivolgono alle Fondazioni
Antiusura”. “Non va dimenticato – concludono i legali – che si
tratta di soggetti portatori di un interesse proprio, la cui
parola va valutata con estrema cautela”.