**FONDAZIONE OPEN: SISTO, ‘DA MINISTERO SU FUGA NOTIZIE NO ISPETTORI A PROCURA FIRENZE’ =
Sottosegretario risponde alla Camera a Iv su articolo “La
Verità”, ‘atti depositati e conoscibili’
Roma, 12 nov. (Adnkronos) – Il ministero della Giustizia non invierà
gli ispettori presso la procura della Repubblica di Firenze per
chiarire l’origine della fuga di notizie riguardante una parte
dell’inchiesta sulla Fondazione Open. Lo ha riferito il
sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, rispondendo
questa mattina in aula alla Camera a un’interpellanza presentata da Iv
(prima firma della capogruppo, Boschi) che, riassumendo i
provvedimenti adottati dal novembre 2019 al novembre 2020 dalla
Procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sui finanziamenti
ottenuti dalla fondazione Open, ha domandato “quali iniziative di
competenza” il ministero di via Arenula, “intenda adottare in
relazione alla violazione della segretezza dei fascicoli inerenti al
sequestro del materiale appartenente all’avvocato Bianchi, pubblicati
dal quotidiano La Verità in data 14 novembre 2020”.
“Non vi è alcun dubbio – ha premesso Sisto rispondendo – che la
pubblicazione di atti di un processo penale, soprattutto se nella fase
delle indagini, possa comportare in determinati casi conseguenze
pregiudizievoli a carico dell’interessato, in special modo nel caso di
un cosidetto ‘processo mediatico’”.
Nel caso in questione, Sisto ha specificato che “l’11 novembre 2020,
ovvero in epoca antecedente la pubblicazione dell’articolo, in seguito
al ricorso di uno degli indagati, gli atti erano stati depositati e
tale deposito ha fatto seguito alla notifica inoltrata agli indagati
dell’invito a comparire inviata il 4-5 novembre del 2020. Si è così
realizzata quella condizione di ‘conoscibilità’ cui fa riferimento
anche la giurisprudenza della Corte di Cassazione, per dedurre la
cessazione del vincolo di segretezza dell’indagine”.Ai rilievi contenuti nell’interpellanza di Iv, secondo i
quali “la Procura delle Repubblica di Firenze avrebbe costantemente
ignorato le pronunce della Corte di Cassazione che nei fatti
smentivano l’impianto dell’inchiesta”, Sisto ha obiettato che “in
realtà, con specifico riguardo alle posizioni degli indagati, ai quali
la procura della Repubblica di Firenze ha comunicato la chiusura delle
indagini, i provvedimenti di sequestro hanno ricevuto conferma dal
Tribunale del riesame e in parte dalla Cassazione. Mi riferisco in
particolare ai casi di Bianchi, Donnini e Toso. In tale situazione –
ha concluso – non sembra siano pertanto riconoscibili i presupposti
per attivare i poteri ispettivi attribuiti al ministro della
Giustizia”.
(Ruf/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
12-NOV-21 13:28
NNNN
– – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – –
I