Giustizia, Sisto: prezzo altissimo da pagare se non si fa riforma
Giustizia, Sisto: prezzo altissimo da pagare se non si fa riforma “Abbiamo timing molto serrati”
Roma, 11 mag. (askanews) – “L’Europa ci chiede per il Recovery
una serie di riforme. Ci chiede la riforma del processo civile,
del processo penale e dell’ordinamento giudiziario. Sono riforme
strutturali che bisogna fare, altrimenti il prezzo da pagare
potrebbe essere altissimo. L’Europa ci chiede di risparmiare il
50% del carico civile, il 25% di quello penale e una riforma che
garantisca la serietà e la terzietà del nostro ordinamento
giudiziario. Abbiamo dei timing molto serrati, dobbiamo chiudere
questa prima fase entro luglio, entro il 31 dicembre 2021
dobbiamo chiudere i provvedimenti in aula e poi i decreti
delegati vanno completati entro il 31 dicembre 2022”. Lo ha detto
il sottosegretario al Ministero della Giustizia Francesco Paolo
Sisto, deputato di Forza Italia, a Cusano Italiar tv.
“Intanto possiamo dire che è tornata la Costituzione, abbiamo
preso i principi costituzionali e li abbiamo reimmessi nel
tessuto connettivo del processo penale – ha aggiunto -. Nella
prima parte di questa legislatura qualcuno ci aveva provato a
cambiarli, basti pensare che dal gennaio 2020 in Italia vi è il
processo penale eterno, i trojan diffusi nella PA come se
piovesse, un Paese bucherellato da intercettazioni. C’è qualche
garanzia che è venuta meno senza un percorso parlamentare, bensì
con dei colpi di mano, il parlamento era diventato ancillare.
Alla prescrizione metteremo mano. Oggi la commissione Lattanzi ha
chiarito che nessuno è d’accordo con la prescrizione di Bonafede.
Un dato è certo: il processo eterno finirà”.
“Ovviamente i 5 stelle, per amore di bandiera, non condividono
una riforma tranchant della prescrizione, però anche in questo il
governo è garbato quindi ha preso le mosse dal testo di Bonafede
e l’ha migliorato. Questo è il governo del confronto, si studia,
si approfondisce – ha concluso -. La commissione Lattanzi è stata
molto rapida, mentre eravamo abituati a commissioni che non
riuscivano a finire i lavori entro la durata dalla legislatura.
La proposta formulata dalla commissione può piacere o non
piacere, ma è certamente costituzionale e migliorativa. Tra una
decina di giorni gli emendamenti governativi arriveranno in
commissione, poi c’è il termine per i sub-emendamenti e poi si
inizierà la discussione, penso che prima dell’estate si riuscirà
a dare un colpo importante sul tema delle riforme”.
Pol/Vep 20210511T090359Z
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