Lodi, Sisto: Caso Uggetti, basta processo mediatico
Lodi, Sisto: Caso Uggetti, basta processo mediatico Roma, 27 mag. (LaPresse) – “Se noi fossimo nello stretto recinto dell’attività giudiziaria è perfettamente normale che un giudice d’Appello decida diversamente da un giudice di primo grado. Qui la vera complicanza non codificata, ma esistente è il processo mediatico”. Lo afferma il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, a 24 Mattino su Radio24 in merito alla vicenda del sindaco di Lodi Simone Uggetti. “Ritengo che sia una turbativa assolutamente inaccettabile dei normali meccanismi del processo penale. La bollatura mediatica, per la quale basta un avviso di garanzia per avere il marchio rosso dell’infamia giudiziaria è una cosa alla quale bisogna mettere termine. Mi auguro che la mia presenza al Governo serva anche a questo, a mettere fine alle “feste” cautelari delle conferenze stampa dopo gli arresti. Gli arresti non sono affatto una condanna. Mettere alla gogna chi è arrestato con queste conferenze stampa esibizionistiche, mi sembra assolutamente incostituzionale”. Lei le vieterebbe? “Io non le vieterei, le impedirei. Tanti procuratori della Repubblica, come da ultimo quello di Lecce sui clamorosi arresti di magistrati e avvocati, si limitano ad un comunicato stampa. Un comunicato stampa è forse il giusto modo per dare il diritto di informazione che va dato. Aggiungo le interviste durante i processi dei magistrati, i nomi e le foto dei magistrati durante i processi, uno sport che secondo me, nell’interesse stesso della magistratura che quotidianamente lavora e onora la toga. Torniamo ai processi nelle aule giudiziarie e non sui media”. POL NG01 dab 271149 MAG 21
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