PROFESSIONI. SISTO: AL LAVORO PERCHÈ COMMERCIALISTI TORNINO AL VOTO
SOTTOSEGRETARIO GIUSTIZIA A CONGRESSO UNGDCEC A REGGIO CALABRIA
(DIRE) Reggio Calabria, 1 ott. – “Il problema relativo al rinvio
delle elezioni dei dottori commercialisti è articolato perché
presenta complicanze di carattere giudiziario. Bisognerà dipanare
la matassa, la settimana prossima è in programma una riunione
dedicata a questo argomento, nella quale analizzeremo le
situazioni dei singoli ordini e del Consiglio nazionale. Speriamo
di arrivare a una soluzione conciliando le esigenze di tutti dopo
un’approfondita analisi della situazione giudiziaria; quando si
ferma un meccanismo così delicato è necessario trovare
intervenire con rapidità e fermezza. Il nostro unico obiettivo è
trovare immediatamente una soluzione per permettere di scegliere
ai dottori commercialisti di scegliere i propri rappresentanti”.
Queste le parole di Francesco Paolo Sisto, sottosegretario al
ministero della Giustizia, nel corso del Congresso 2021 promosso
dall’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti
contabili, in corso a Reggio Calabria.
“Siamo d’accordo con il sottosegretario Sisto – ha commentato
Matteo De Lise, presidente dell’Ungdcec – circa la necessità di
ripristinare la democrazia all’interno della nostra categoria.
Siamo fermamente convinti che servano regole nuove e certe che ci
permettano di poter ripartire e ritornare ad essere credibili”.
Sisto ha evidenziato come, oltre a “sbloccare la paralisi
elettorale”, sia necessario anche “portare in porto il dl
Malattia professionisti. La strada è stretta perché l’impegno
economico è maggiore del previsto: per uscire dall’impasse
bisognerà fare squadra anche in Parlamento, quando si tratta di
professioni non esistono maggioranza e opposizione. Infine – ha
concluso il sottosegretario – voglio rimarcare come oggi si
rilevi, in Italia, un cambiamento della lettura del
professionista nel pianeta delle riforme. Il professionista
assume infatti un contenuto anche etico, fondamentale nel
contrasto all’illegalità, un tema di cui si parla peraltro nel
Pnrr. Il commercialista, dunque, come garanzia di legalità”.
(Com/Rec/ Dire)